Due educational tour hanno mostrato a giornalisti e tour operator italiani e internazionali la ricchezza e la varietà dell’offerta turistica della Sibaritide. A organizzare l’iniziativa è stata Carmen Mancarella, giornalista e direttrice della rivista Spiagge, esperta di marketing territoriale, con il supporto del GAL Sibaritide, presieduto da Antonio Pomillo. Il progetto è stato finanziato attraverso i fondi europei, dedicata alla cooperazione interterritoriale.
Il viaggio comincia nel sito archeologico di Castiglione di Paludi, tra i più significativi della Magna Grecia, dove emergono le vestigia della civiltà brettia, dominatrice della Sila e protagonista del commercio della pece. Imponenti mura e torri testimoniano un sofisticato sistema difensivo.
Il borgo di Cariati custodisce un’importante tomba brettia e un centro storico medioevale con cinta muraria, torri e un interessante Museo Civico dedicato al mare, all’agricoltura e alla migrazione. Le antiche tradizioni rivivono nei ricami ispirati allo stile arabo e nella lavorazione della ceramica. Il passato marinaro è celebrato anche nel lido Cariati Beach, dove la cucina locale valorizza il pescato del giorno. La località ha ottenuto la Bandiera Blu per la qualità ambientale e i servizi.
Tappa imprescindibile è il Museo della Liquirizia Amarelli, secondo in Italia per affluenza tra i musei d’impresa dopo quello della Ferrari. L’azienda, fondata nel 1731, è tra le più antiche al mondo ancora in attività familiare, oggi simbolo di eccellenza agroalimentare.
I borghi arbëreshë – San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, San Cosmo Albanese – conservano la lingua, la religione bizantina e gli abiti tradizionali degli albanesi arrivati in Calabria nel XV secolo. San Giorgio Albanese, in particolare, è noto per le sue bande musicali e le attività culturali legate all’identità arbëreshë. Vaccarizzo, con il suo museo dei costumi e i canti struggenti, racconta l’anima più autentica di una comunità ancora profondamente legata alle sue origini.
Il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide illustra la storia dell’antica Sibari, fondata nel 720 a.C. dagli Achei. Famosa per la sua ricchezza, i commerci e la vita lussuosa, la città fu distrutta da Crotone nel 510 a.C. Sul suo sito sorsero prima Thurii, fondata dagli Ateniesi, e successivamente la colonia romana di Copia Thurii. Il museo ospita la mostra multimediale “Linfa essenze dalla terra”, un evento immersivo che celebra la millenaria cultura dell’olio d’oliva e tra i reperti, il Toro Cozzante, simbolo della civiltà sibarita.
Il lido Frida Beach a Schiavonea offre un’esperienza di benessere con comfort e cucina di mare. Poco distante, il Castello Ducale di Corigliano Calabro accoglie i visitatori con ambienti sontuosi, dalla Sala degli Specchi allo Studio del Barone Compagna. Ricca la collezione artistica, con la Madonna delle Rose di Domenico Morelli e affreschi ispirati a Dante, Beatrice e la Gerusalemme Liberata.
Rossano e il Codex Purpureus
A Rossano, il Museo Diocesano custodisce il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei più antichi vangeli miniati al mondo, risalente al VI secolo, con testi in oro e argento su pergamena porpora. Patrimonio Unesco, rappresenta un unicum mondiale per tecnica, iconografia e stato di conservazione.
Il percorso si chiude con le esperienze gastronomiche nei ristoranti e nelle masserie del territorio, dove i prodotti tipici e i piatti tradizionali raccontano un’identità autentica. La Sibaritide si conferma una destinazione completa, tra cultura, natura e sapori, lungo le sue affascinanti “Strade del Benessere”.