Passeggiare per le vie del centro storico di Maida รจ come attraversare un racconto fatto di pietra antica, profumi intensi e accoglienza genuina. Il borgo, incastonato tra le colline del Lametino, conserva intatta lโanima di un tempo, con i suoi vicoli stretti, le case in pietra, i portali lavorati a mano e un silenzio che racconta piรน di mille parole.
Durante la nostra visita, accompagnati da Maria Assunta e Franco dellโassociazione โTra Chjiazza, Rughi e Carriariโ, abbiamo avuto il privilegio di essere ospitati in localitร Piano delle Forche, da una famiglia maidese, il signor Gregorio Colelli e da sua moglie Stella, che ci hanno accolti nella loro abitazione di campagna con una generositร che lascia il segno. Lโesterno della casa si รจ trasformato in un vero e proprio benvenuto a cielo aperto: una tavola ricca di portate tutte a chilometro zero, preparate con i prodotti dellโorto e della tradizione locale.
Tra le tante delizie servite allโesterno, spiccavano le frittelle con fiori di zucca, insieme a fagiolini, zucchine, pomodorini, olive e altre verdure di stagione, tutte raccolte poche ore prima e poi formaggi, salumi e โnduia. Un trionfo di colori e profumi che raccontano la freschezza e la semplicitร della cucina del luogo.
ci siamo spostati allโinterno della casa per il primo piatto: una pasta fresca condita con un sugo semplice e saporito a base di fagiolini appena colti, che ha esaltato al massimo la bontร del prodotto e la cura nella preparazione.
Il racconto del signor gregorio, tra aneddoti familiari e ricordi legati ai piatti serviti, ha restituito unโimmagine autentica di Maida: una comunitร che vive ancora in sintonia con la natura, che crede nei prodotti della propria terra e che custodisce con orgoglio le tradizioni culinarie.
